lunes, 2 de diciembre de 2013

Agire nella gioia

















«Siate allegri come i bambini, come gli uccellini del cielo. E non permettete che il peccato degli uomini confonda le vostre azioni, non abbiate paura che logori il vostro operato e ne impedisca la realizzazione, non dite: “Il peccato è potente, la disonestà è potente, potente è l’ambiente del male, mentre noi siamo deboli e soli, l’ambiente malefico ci sta logorando e ci impedisce di realizzare le nostre buone azioni”. Fuggite, figli miei, fuggite da questa afflizione! C’è solo un modo per salvarsi: renditi responsabile di tutti i peccati degli uomini. È proprio così, amico mio, giacché non appena ti considererai sinceramente colpevole di tutto e per tutti, ti accorgerai inmediatamente che quella è la verità: tu sei davvero colpevole per tutti e per tutto. (…)

Lavora senza posa. Se di notte, prima di addormentarti, ti sovviene: “Non ho fatto quello che avrei dovuto”, alzati senza indugio e fallo. (…) Tu stai lavorando per tutto il Creato, stai agendo per il futuro. Non ambire a ricompense, giacché comunque la tua ricompensa su questa terra è già sublime: è la gioia dello spirito, che solo un giusto si conquista. Non temere gli illustri o i potenti, ma sii saggio e sempre sereno. Sappi la misura, sappi il tempo d’ogni cosa, approfondisci tutto questo. Quando rimarrai in solitudine, prega. Che il prostrarti per terra e il baciare la terra ti siano cari. Bacia la terra e amala incessantemente, insaziabilmente, ama tutti, ama tutto, ricerca l’esultanza e l’estasi che riserva questo amore. Irrora la terra con le lacrime della tua felicità e amale, quelle tue lacrime. Non provare vergona per questa estasi: abbine cura, giacché è un dono divino, un grande dono, che non a molti è concesso».

(Tratto dalle “conversazioni dello starec Zosima” che si trovano in allegato alla parte seconda dell’opera di Fëdor Michajlovič Dostoevskij I fratelli Karamazov. La traduzione è di Maria Rosaria Fasanelli, Garzanti Editore, Milano 1992, p. 444, 447.)

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Immagine: “Uccelli sul lago di Varese”, fotografia presa da I. Conti il 12/12/2004 (fonte: flickr.com). 

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