La Passione secondo Matteo l'ho sempre amata. Non soltanto per la musica ma anche per i testi così ispirati, poetici, alle volte persino ingenui, nei quali echeggia spesso il biblico Cantico dei Cantici. Di una poesia e un candore tali che volentieri ci si allaccia al loro senso spirituale. Con tutti quelli che hanno cantato e amato questa musica anch'io potrei esprimerlo in questo modo:
Quando dovrò partire
tu non mi lasciare!
Quando dovrò soffrire la morte,
rimani al mio fianco!
Quando il mio cuore sarà oppresso,
liberami dalle mie angoscie
per la tua angoscia e il tuo dolore.
Ecco la nona strofa del canto "O capo pieno di sangue e di piaghe". Fu scritto da Paul Gerhardt (1607-1676), la melodia invece da Johann Crüger (1568-1662). Entrambi vennero ripresi da Johann Sebastian Bach nella sua Passione secondo Matteo e nella cantata Guardate saliamo verso Gerusalemme così come nel suo Oratorio di Natale. Musica e versi che ci introducono ancora quest'anno nel mistero di un amore senza misura né condizioni, sconfinato e tenero — nel mistero di un amore divino:
La tua voce mi ha deliziato
con latte e dolci cibi,
il tuo spirito mi ha riempito
di indicibili godimenti celestiali.
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Video: "Quando dovrò partire", n. 72 della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach (BWV 244). Coro e orchestra Bach di Monaco di Baviera sotto direzione di Karl Richter [fonte: YouTube].
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